Sabrina Santamaria

 

Sfogliare le pagine dei sogni è accorgersi di esser vivi
allora sognare è vivere cioè abbracciar l’infinito.

Immergermi fra le onde sinuose della letteratura mi porta all’apice sublime del mio sentire. Dare spazio agli autori attraverso i miei articoli mi conduce a scrutare orizzonti ove il banale occhio umano delinea solo confini. I libri aprono le porte alle particelle invisibili della fantasia e della creatività…

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La scrittrice Antonella Polenta racconta la sua passione letteraria

(Intervista pubblicata nella Rivista Internazionale "Le Muse"-Direttrice Maria Teresa Liuzzo-vicedirettore Davide Borruto)

 Note biografiche di Antonella Polenta

Sono nata a Roma. Sono Biologa e Agronoma. Dopo essermi occupata di studi epidemiologici e sociali e aver ricevuto vari incarichi come dirigente pubblico, allo stato attuale dirigo un’Area che si occupa di aspetti naturalistici, urbanistici e ambientali.
Al mio attivo ho diverse pubblicazioni scientifiche e divulgative, tra cui articoli su riviste, monografie e libricini.  Amo i viaggi e tutto ciò che concerne i luoghi da visitare, esplorare e fotografare. Per dare spazio a questa passione ho attivato un sito internet che raccoglie immagini, resoconti e presentazioni, in PowerPoint, di viaggi. www.antonellapolenta.com. Ho iniziato a scrivere poesie in età adolescenziale, ho vinto alcuni premi, ricevuto varie segnalazioni e ottenuto la pubblicazione su antologie e riviste. 
Nel 2004 è uscita la mia opera prima, “Amori Traditi”, da cui è stata tratta la performance multimediale “Riflessi sonori di immagini poetiche” che è andata in scena alla Casa del Jazz di Roma.
Negli anni 2006-2010 ho vinto diversi premi con racconti e con una silloge di poesie “Attraverso la finestra la luna”, che ha ottenuto la pubblicazione
Nel 2012 è uscito in versione elettronica “Murder. Omicidi a Natale” - Enzo Delfino Editore. Nel 2013 lo stesso, in versione cartacea, è risultato vincitore alla IV Ed. del concorso IoScrivo, indetto dal Giallista.
Nel 2016 è uscito il romanzo storico “Talvolta un libro”- Elmi’s world. Nel 2017 in e-book è uscito il romanzo fantastico per ragazzi “Nel cerchio del tempo”, la cui sinossi ha ricevuto il Premio Emozione nella Notte dei libri 2018 - Roseto degli Abruzzi.  
A settembre del 2018 mi sono classificata 2^ al Premio Int. “Giovannino vive” con il racconto “La storia”. Premiazione avvenuta nel Palazzo di Giustizia di Messina. Sempre nel 2018 ho vinto svariati contest su FB.
Nel 2019 è uscito il romanzo “Una donna in gabbia” - Bertoni editore. Il libro, presentato al Salone del libro di Torino 2019, il 31 maggio ha vinto il Premio della Critica al Premio Città di Grosseto - Amori sui generis. 
A ottobre ho ricevuto la Menzione d’onore nel Premio Letterario Emozioni 2019 con la poesia “Solo il ricordo”. A gennaio 2020 ho pubblicato il romanzo di fantascienza dal titolo “3013 I sentieri del futuro” - Masciulli Edizioni.
In data 10 febbraio 2020 alla VI Ed. del Concorso Letterario Pegasus Golden Selection mi sono classificata 1^ nella categoria Fantasy. 
In data 14 febbraio 2020, alla III Ed. del Concorso Letterario “Il sabato del villaggio”, per la sezione poesia religiosa ho ottenuto il diploma di merito, mentre per la video poesia ho ottenuto il 4° posto con la lirica “La via dei Canti”. A marzo 2020 al V Concorso Int. di Poesie e Narrativa Città di Cefalù mi sono classificata 3^ nella sezione video poesia.
 
Il lessico elitario nel file rouge della letteratura mitteleuropea 
La ricerca del lessico raffinato  infonde passione e tenacia nell'attimo in cui la fantasia e la creatività si plasmano per divenire contenuto letterario. La scrittrice Antonella Polenta, arguta e tenace, amplifica il suo registro linguistico metabolizzandolo in modo da infondere originalità attraverso i suoi preziosismi sintattici e semantici con lo scopo di salvaguardare il patrimonio artistico-culturale italiano e internazionale. L'impiego di termini elitari non è l'unico punto di forza dell’autrice, Antonella Polenta infatti racconta e narra esperienze non solo vissute da lei medesima, ma più ad ampio raggio come nel romanzo “Una donna in gabbia” (Bertoni editore) in cui narra una storia contestualizzata a Roma durante gli anni '70-‘80 e l'ultima opera letteraria fantascientifica che si intitola “3013 I sentieri del futuro” (Masciulli Edizioni) in cui lo scenario messo in luce è prettamente futuristico. Dunque un'autrice eclettica e poliedrica la quale aborrisce l'ontologia e il logos a tutto tondo e riprende i miti della letteratura mitteleuropea in cui i personaggi sono “bozze” di uomini i quali abdicano ai modelli preconfezionati del gregge omologante e massificante. 
Sabrina Santamaria
Intervista all’autrice Antonella Polenta
•La narratività cosa rappresenta per te?
Una domanda un po’ insolita, direi, allo stesso tempo stimolante. Per me rappresenta la scelta di un metodo, di uno stile narrativo attraverso il quale parlare di situazioni realistiche o meno, di vissuti, di personaggi con le loro poliedriche e complesse sfaccettature.  Un modo per comunicare con gli altri attraverso le immagini che le parole, i dialoghi, i concetti scritti possono evocare nell’immaginario del lettore. Per riprendere una tua considerazione, a proposito dell’impiego di termini elitari, vorrei sottolineare questo: l’uso di alcuni vocaboli nasce spontaneo dentro di me. Mentre scrivo è come se mi si aprisse un dizionario interno, profondo, un glossario che addirittura ignoravo di possedere. Del resto mi diceva uno scrittore che ora non c’è più che la scrittura è un esercizio costante, giornaliero, soltanto così si riesce a portare fuori il non scontato, l’originale.   
•Quali sensazioni si impadroniscono di te mentre scrivi? Quali progetti hai in cantiere.
Mi auguro di portare a termine la stesura della saga intitolata “Nel Cerchio del tempo”, un romanzo fantastico che vede protagonisti tre ragazzini impegnati in un viaggio a ritroso nel tempo, un viaggio immaginifico che prende origine dalla scoperta, nei campi di grano dei rispettivi genitori, di misteriosi e inspiegabili Crop Circles (cerchi nel grano, avvistati per la prima volta nel Wiltshire in Inghilterra). Il primo libro della saga (recentemente classificatosi primo nel prestigioso concorso internazionale Pegasus Golden Selection 2020), è ambientato in Mesopotamia, terra in cui l’intrepido terzetto si dovrà confrontare con le divinità del pantheon Assiro-Babilonese. Il secondo libro che sto per terminare, invece, vedrà i tre protagonisti, con un anno in più sulle spalle, cimentarsi in imprese coraggiose e ardite in terra egiziana tra scribi, sacerdoti, corvi parlanti, faraoni, personaggi mitologici e insolite divinità. A chiusura della trilogia, porterò i baldi giovani a vivere altre avventure a contatto di altre civiltà antiche. Per supportare il lettore, in appendice ad ogni testo ho inserito un piccolo dizionario. 
Dopo questa premessa posso rispondere alla domanda che mi hai rivolto precedentemente. Nello scrivere questa trilogia ho sentito il cuore palpitarmi nel petto, ho provato emozioni molto forti, quasi da brivido, soprattutto nella composizione del primo libro, forse perché amo in modo particolare le popolazioni che hanno colonizzato la Mesopotamia.
 
•Raccontaci la vicenda della nascita del tuo primo romanzo.
Sono trascorsi tanti di quegli anni che non ricordo esattamente da cosa sia scaturita la costruzione della vicenda narrata nel mio primo romanzo. Posso solo affermare che i componimenti poetici con i quali mi sono cimentata in età adolescenziale e i racconti concepiti durante il periodo giovanile non mi bastavano più. Avevo necessità di qualcosa di più costruito, complesso, articolato, strutturato. E così con non poche incertezze e perplessità ho cominciato ad ordire la trama del mio primo romanzo.
•Il romanzo “Una donna in gabbia” racchiude implicitamente la storia di una donna che abbandona i canoni tradizionali. Qual è la tua idea sull'affermazione della donna, credi che le donne si siano davvero affermate nella società contemporanea?
  Purtroppo credo che l’emancipazione femminile abbia subito una battuta d’arresto. Negli anni 70-80 si è registrato un picco di conquiste e vittorie. Vedi le leggi sul divorzio e sull’interruzione volontaria di gravidanza, l’istituzione dei consultori, la riforma del diritto di famiglia e la pari dignità uomo-donna in alcuni settori lavorativi che prima erano di esclusivo appannaggio maschile.  Al momento ancora non si è raggiunta la piena parità sul piano politico ed economico, ma lo sconcerto maggiore deriva dai numerosi atti persecutori, sotto forma di stalking, prevaricazioni, stupri o addirittura violenze psicologiche e fisiche messe in atto dagli uomini contro le donne, forse per voler riaffermare la persa egemonia o la loro presunta superiorità? 
•Secondo te quali benefici apportano l'arte e la letteratura nella psiche umana?
Io adoro l’arte sotto le sue molteplici forme ed espressioni. Amo le arti visive, quali la pittura, la fotografia, il cinema e, chiaramente, la scrittura e sono molto attratta dalle arti performative, quali la musica, il teatro, la danza, la lettura. Sono convinta che una sola o più espressioni artistiche, attraverso la creatività e il pensiero positivo, possano arricchire la mente e, al contempo, liberare la psiche dai gravami dell’esistenza.  
Intervista rilasciata dalla scrittrice Antonella Polenta a Sabrina Santamaria
 

Tags: Romanzo

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